lunedì 17 aprile 2023

Il servizio per il dialogo e l'accompagnamento fraterno in Turchia, Fr. Massimo e Fr. John in Turchia

Dal 5 al 9 aprile 2023 il Ministro Generale, Fr. Massimo Fusarelli, e il Definitore generale per l'Asia-Oceania e Delegato generale per la Turchia, Fr. John Wong, hanno effettuato una visita ufficiale ai fratelli di Istanbul, Izmir-Bornova e Selçuk.



Il Guardianato di Istanbul, con il suo Convento di Santa Maria Draperis a Istanbul e la sua Casa Filiale a Bornova, alle dirette dipendenze del Ministro Generale, ha un mandato speciale come comunità per il dialogo in questa terra che è un vero crocevia di culture e civiltà.
Oggi in questa comunità ci sono 10 frati, originari di Argentina, Congo, Francia, Indonesia, Italia, Pakistan e Stati Uniti d'America. I frati sono impegnati nel dialogo ecumenico e interreligioso che realizzano in molti modi, anche attraverso sessioni di formazione e una Scuola annuale per il dialogo, prendendosi cura dei migranti, dei poveri e delle persone in crisi; attraverso il ministero dell'accoglienza e dell'ospitalità nei conventi e nelle parrocchie e un nuovo progetto ambientale “Laudato Sì”.
Oltre ai frati di questa comunità, la Provincia dei Santi Martiri in Corea ha una piccola casa di preghiera a Selcuk vicino Efeso che attualmente è servita da 2 frati che si occupano anche pastoralmente della comunità coreana di Istanbul, e che si occupano di un progetto ambientale per la diocesi di Izmir.
Il primo giorno di questa visita, i frati di Istanbul si sono riuniti con la famiglia francescana locale per il pranzo presso il convento conventuale di Sant'Antonio, insieme a fratelli e sorelle del Movimento dei Focolari.
Oltre agli incontri e alle celebrazioni liturgiche del Triduo pasquale con i frati e le comunità locali, Fr. Massimo e Fr. John hanno incontrato il Vicario apostolico di Istanbul, Mons. Massimiliano Palinuro , e l'Arcivescovo di Izmir, Mons. Martin Kmetec, OFMconv.
Un momento molto speciale di questa visita è stata l'udienza con il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Sua Santità Bartolomeo I, e la firma di un contratto di 10 anni per condividere la proprietà della nostra chiesa parrocchiale di Santa Maria a Izmir con la Chiesa ortodossa, come un gesto di fraterna solidarietà, espressione concreta di fraternità ecumenica e testimonianza positiva dell'unità dei cristiani.