mercoledì 26 settembre 2018

Invitation - Davet - Invito || 03.10.2018

Transitus Seraphicus Pater Franciscus


Le mercredi
3 Octobre 2018, à 18 h.00


Çarşamba
3 Ekim 2018, saat 18,00’da


Mercoledì
3 ottobre 2018, alle ore 18.00


Wednesday
3 october 2018, at 18.00









Les Frères Mineurs et les memebres de la Paroisse de Sainte Marie Draperis Vous invitent à la prière du “transito” de la Terre au Ciel de Saint François qui aura lieu à l’Eglise Sainte Marie Draperis
Nous vous attendons avec joie!

Santa Maria Draperis rahipleri ve kilise mensupları Aziz Fransua’nın bayram arifesinde Santa Maria Draperis’te yapılacak dua’ya sizleri davet ediyor. Sizleri aramızda görmekten çok mutlu olacağız!

I Frati Minori e la parrocchia di Santa Maria Draperis. Vi invitano alla celebrazione del “transito” dalla terra al Cielo di San Francesco nella chiesa di Santa Maria Draperis. Vi attendiamo con gioia!

The Friars Minor and the parish of Santa Maria Draperis invite You to the celebration of “ the transit” from the earth to the Heaven of Saint Francesco in the church of Santa Maria Draperis. We wait for You with joy!

lunedì 17 settembre 2018

LE STIMMATE DI SAN FRANCESCO


"L’impressione delle Stimmate di Cristo crocifisso, “l’ultimo sigillo”, le definì Dante. Dell’apparizione del Serafino ci offre un’ampia descrizione il Celano: “Allorché dimorava nel romitorio che dal nome del luogo è chiamato Verna, due anni prima della sua morte, ebbe da Dio una visione.

Gli apparve un uomo, in forma di Serafino, con le ali, librato sopra di lui, con le mani distese ed i piedi uniti, confitto ad una croce. Due ali si prolungavano sopra il capo, due si dispiegavano per volare e due coprivano tutto il corpo. A quell’apparizione il beato servo dell’Altissimo si sentì ripieno di una ammirazione infinita, ma non riusciva a capirne il significato.

Era invaso anche da una viva gioia e sovrabbondante allegrezza per lo sguardo bellissimo e dolce col quale il Serafino lo guardava, di una bellezza inimmaginabile; ma era contemporaneamente atterrito nel vederlo confitto in croce nell’acerbo dolore della passione. Si alzò, per così dire, triste e lieto, poiché gaudio e amarezza si alternavano nel suo spirito. Cercava con ardore di scoprire il senso della visione, e per questo il suo spirito era tutto agitato. Mentre era in questo stato di preoccupazione e di totale incertezza, ecco: nelle sue mani e nei piedi cominciarono a comparire gli stessi segni dei chiodi che aveva appena visto in quel misterioso uomo crocifisso.

Le sue mani e i piedi apparvero trafitti nel centro da chiodi, le cui teste erano visibili nel palmo delle mani e sul dorso dei piedi, mentre le punte sporgevano dalla parte opposta. Quei segni poi erano rotondi dalla parte interna delle mani, e allungati nell’esterna, e formavano quasi una escrescenza carnosa, come fosse punta di chiodi ripiegata e ribattuta. Così pure nei piedi erano impressi i segni dei chiodi sporgenti sul resto della carne. Anche il lato destro era trafitto come da un colpo di lancia, con ampia cicatrice, e spesso sanguinava, bagnando di quel sacro sangue la tonaca e le mutande”.